ALBA KIA (Chiara Ferrara)
Vai verso gli Indipendenti e scopri Il senso della vita
Il format "Independents", nato nel 2010, ospita all’interno della fiera d’arte di Verona una sezione interamente dedicata alle più giovani ed interessanti realtà artistico-culturali sperimentali del panorama nazionale, che si muovono in maniera autonoma rispetto al sistema istituzionale. La novità di quest'anno è l'attenzione verso i blogger d'arte.
Per questa edizione sono 36 le realtà italiane no profit selezionate, tra cui 4 blog e 4 editorie alle quali è stato riservato gratuitamente per tutta la durata della manifestazione uno spazio per presentare liberamente i propri progetti, costruire talk, performance e incontri aperti al pubblico.
Ecco il programma presentato da "VR_Art Curator" alias Maddalena Rinaldi e Alessia Vergari.
Giovedì 18 ottobre dalle ore 15.30 alle ore 20.30: Opening di CARMEN COLIBAZZI, che con le sue opere interpreta il senso della vita, oggi. Venerdì 19 dalle 10.30 alle 19.30: VR presenterà al pubblico un’azione-provocazione del duo artistico MONTICELLI&PAGONE, tesa, (tra l’altro) a sostenere la giovane arte contemporanea. Sabato 20 dalle 10.30 alle 19.30: lo spazio di VR, in cui le tracce degli eventi precedenti inizieranno a costruire un interessante scenario, si trasformerà in un luogo del riciclo ecosostenibile; LUCA SCARPELLINI con l'esposizione di alcune delle sue sculture di design, trascinerà lo spettatore in un insolito viaggio tra i ricordi di un’infanzia lontana “rianimandola”. Domenica 21 dalle 10.30 alle 19.30: SERGIO BALDASSINI si unirà agli sguardi degli artisti che lo hanno preceduto, coinvolgendo lo spettatore in una riflessione partecipativa sul senso delle parole nell’arte fino a renderlo co-autore dell’opera stessa. Lunedì 22 dalle 10 alle 15: l’ultimo giorno di fiera, nello spazio di VR le tracce lasciate dalle “mini personali” convergeranno in una mostra collettiva tesa a ricostruire, come contaminazione di prospettive parziali, una riflessione sul "nostro tempo".
"VR_Art Curator", come un artista, darà vita ad un'opera temporanea grazie all'assemblage delle opere esposte nel grande "cube" di ArtVerona.
Affacciarsi in una Mostra
Ultimissimi giorni per visitare una mostra d'arte contemporanea che ci presenta l'opera di un eclettico artista costantemente ispirato dalla figura di Napoleone Bonaparte, ovvero Chaim Koppelman. La mostra, intitolata "Napoleone entra a New York - Chaim Koppelman e l'imperatore. Opere 1957/2007" è visitabile presso il Museo Napoleonico di Roma.
Napoleone è chiaramente un pretesto per l'artista, una metafora degli opposti che regnano in ogni individuo, l'umanità imperante, dominante e dominata per sua stessa natura. Il doppio dell'io come unione di opposti all'interno dei quali l'artista cerca di ristabilire un equilibrio visivo sempre variabile.
Ed è invece perfetto l'equilibrio tra l’arte antica - che fa da cornice tridimensionale alle opere esposte - e l'arte contemporanea proposta, in un allestimento ben fruibile ed elegante nella sua essenzialità.
Koppelman fa uso con grande maestria ed originalità di tecniche miste combinate in maniera inconsueta. Egli nutre particolare predilezione per le tecniche dell'incisione, nelle quali è insita la dualità degli opposti che tanto lo affascina. Scrisse infatti "l'incisione è al tempo stesso un processo critico e gentile. Ha una qualità critica, penetrante e mordente, eppure può anche creare i più gentili effetti di luce ed ombra. L'incisione è al tempo stesso gentile e tagliente: io desidero unire queste qualità opposte in me stesso" (testo tratto dal catalogo della mostra).
I rimandi suscitati nello spettatore sono molteplici: non sembra di trovarsi di fronte alla traccia espressa da un singolo artista, bensì a quella di un Collettivo. In realtà il legame tra i lavori è ben evidente, ed inoltre è come se un enigmatico alone di mistero pervadesse l'atmosfera generale dei lavori.
Le suggestioni suggerite dalle opere vanno ben al di là della loro datazione cronologica: sono così attuali che potrebbero essere state realizzate appena ieri. Nella carta si aprono finestre su un oltre che si cela dentro ciascun osservatore osservato, finestre che si affacciano su ciò che ancora rimane inesplorato nella sua infinita grandezza, l'io.
La mostra (aperta dal martedi alla domenica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00) sarà visitabile fino al 6 maggio. L'indirizzo del Museo Napoleonico è Piazza di Ponte Umberto I, 1.
(Mostra visitata il giorno dell'inaugurazione, 13 ottobre 2011)
(Didascalie foto particolari delle opere (dall'alto): Napoleone, l'angelo e l'incisore/ Napoleon, Angel, and Printmaker, 1965, carboncino/charcoal, New York, Margot Carpenter & Robert Murphy Collection; Napoleoni pensionati/ Retired Napoleons, 1966, acquaforte e collage/etching and collage)
Crea o colleziona Arte: puoi vincere denaro, fama e vacanze da sogno
Unico requisito fondamentale per poter partecipare è essere maggiorenni.
Le modalità di gioco sono due, entrambe gratuite: quella dell'artista e quella del collezionista scopritore di talenti. Diecimila dollari e una mostra da star per il vincitore della prima categoria; una vacanza da sogno del valore di cinquemila dollari per il miglior collezionista. Le opere degli artisti più "popolari" ovvero quelli che riusciranno a entrare a far parte del maggior numero di collezioni, saranno proiettate nella Piazza di Times Square a New York e saranno inserite in una prestigiosa pubblicazione per cui è già prevista diffusione globale.
Vai al Museo, sali in giostra e incontra l'Arte in gioco
Cercare cosa 'cerchiare'
"Con grande istinto rende comico il conflitto linguistico tra la sintassi dannunziana e quella contemporanea": è così che Dacia Maraini descrive le doti creative di Piera degli Esposti - interprete della versione audio in appendice al suo ultimo libro "Lettere d'amore" - intervenuta con lei durante l'incontro nella Libreria Feltrinelli romana di Via Appia Nuova (dove spesso si tengono eventi di confronto tra scrittori e lettori). La scrittrice, regista e attrice drammatica ma soprattutto comica, formatasi insieme a Gigi Proietti, ha raccontato in quest'occasione il suo originale metodo di rapportarsi alla pagina scritta: alla ricerca del ritmo e della giusta musicalità delle parole, legge e le analizza, poi sceglie le più importanti a seconda del contesto e ci disegna dei cerchi e dei segni accanto, utili a ricordare al momento della lettura come impostare la voce. Ascoltandola si nota un contrasto particolare tra le due voci protagoniste, opposte per genere oltre che per vocabolario. Dacia Maraini costruisce la storia ispirandosi e trascrivendo alcune delle infinite lettere d'amore di Gabriele D'annunzio, mai pubblicate, custodite dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani. D'annunzio usava in arte un linguaggio ricco di sinonimi, parole desuete ed inconsuete, costruito attentamente. Nelle lettere d'amore traspare un'inaspettata spontaneità, le parole appaiono ricercate ma sincere, anche se si tratta pur sempre dell'autenticità di un 'dongiovanni' innamorato solo di se stesso e delle sue emozioni da 'Superuomo'. Le reazioni del pubblico a quest'intrecciarsi di teatro, prosa e poesia sono state molteplici: si ride, poi ci si interroga su qualcosa di più profondo celato abilmente tra le righe.
(Nella foto un sorriso di Piera degli Esposti © Chiara Ferrara 2012.)
Wonder Artist verso la Cina
Gioca con me e fatti ritrarre
Il mondo è un ingranaggio fatto di persone, l'arte le può unire
"La Gioconda" scritta riapparsa
Compleanno interattivo
(Rielaborazione di una foto scattata durante l'ultima edizione dellla Mostra del Cinema di Venezia © Chiara Ferrara 2011.)
Successo reale per il Museo Immaginato
Giocatori di Carte da record
Tutti i santi giorni a partire da lunedi
Il regista livornese ha recentemente tenuto una masterclass nell’ambito del Cinecampus, durante l’ultima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. In quell’occasione ha parlato con sincera emozione del suo Maestro Furio Scarpelli, scomparso nel 2010. Virzì amava sfidare Scarpelli – grande disegnatore oltre che sceneggiatore per il cinema – in gare di ritratto dal vero. Lo spirito d’osservazione di un disegnatore non è molto differente da quello di un buon regista. Saper osservare i personaggi comuni, cogliere certi aspetti della vita quotidiana e riproporli al grande pubblico: queste erano anche le basi del cinema neorealista, genere italiano per eccellenza. In tempo di crisi prendere nuovamente spunto dalle tematiche dei film d’altri tempi è cosa assai saggia. Osservare e catturare emozioni, vita vera, la varietà della normalità, quello che accade alla gente comune. Ci sarà sempre qualcosa da raccontare se si parla delle persone. “Tutti i santi giorni”.
(Rielaborazione di foto e ritratto - donato come omaggio al regista - realizzati durante l’incontro del 3 novembre 2011 © Chiara Ferrara)
giocAndO con la Gioconda
L'autore è molto probabilmente uno dei due allievi prediletti del Maestro Leonardo da Vinci, Francesco Melzi o il Salai.
Il restauro appena terminato ha portato alla luce i veri colori del dipinto, prima mascherati da un pigmento scuro applicato secoli dopo l'effettiva realizzazione. Tanto che fino a ieri si pensava fosse fiamminga, del tardo Seicento. Gli studi su quest'opera, conservata meglio dell'originale, saranno utili anche per capire di più sul dipinto del genio toscano.
Un'ipotesi non ancora formulata da nessuno: Leonardo, sapendo di dover vendere la tavola, potrebbe aver affidato al suo fedele allievo la realizzazione della copia, da serbare come ricordo, come una fotografia di una persona molto cara da poter portare sempre con sé.
AlbaKiaArt è un progetto in continua evoluzione.
AlbaKiaArt è diffondere l'arte creando occasioni di scambio creativo.
AlbaKiaArt è arte a 360°.
© Chiara Ferrara